Intervento in Aula – Decreto PA

Decreto PA riforma strutturale di cui il Paese aveva bisogno

“Il PNRR deve entrare nella vita di tutti i giorni degli italiani: una sfida essenziale perché il Piano cominci ad avere effetti reali. I progetti che investono direttamente Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni valgono circa 90 miliardi, ma molti enti locali si presentano all’appuntamento sfibrati dai lunghi anni di blocco del turn over che ne hanno svuotato gli organici tecnici. Per queste amministrazioni il decreto reclutamento prevede un supporto di risorse umane, attraverso l’assunzione di mille «esperti multidisciplinari», attraverso il nuovo portale unico del reclutamento che sarà finalmente on line dopo l’approvazione definitiva della legge di conversione.

Grazie al lavoro attento del Ministro Brunetta, la PA potrà cogliere l’opportunità di un restyling in termini di nuove professionalità, ma anche di una nuova mentalità, al passo coi tempi. Il tutto senza dimenticare il patrimonio di 3,2 milioni di dipendenti pubblici oggi in organico. Questo decreto rappresenta un’importante riforma della PA, una riforma attesa da tempo e ora divenuta indispensabile per poter realizzare pienamente e in maniera efficiente il PNRR. Una riforma in continuità e coerenza con il primo ‘decreto Brunetta’, il dlgs 150/2009, lo strumento normativo cioè che aveva segnato il passaggio dalla cultura dei mezzi e degli adempimenti a quella dei risultati e degli obiettivi misurabili anche nella PA.

La forza di questa nuova riforma sta nell’essere strutturale, non guardando alla contingenza ma ad un futuro caratterizzato da un comparto pubblico sempre più vicino alle esigenze di cittadini, famiglie e imprese. Si tratta, dunque, di un passaggio importante, che ci fa ben sperare nella capacità dell’Italia di sfruttare a dovere le straordinarie opportunità del PNRR.”

Così oggi in Aula a Montecitorio l’On. Carlo Giacometto, Deputato di FI e componente della Comissione Finanze