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Decreto Semplificazioni, a Torino si investa su stadio “Grande Torino”

Con la conversione del decreto legge 76, comunemente conosciuto come ‘decreto semplificazioni’, avvenuta qualche ora fa nell’aula di Montecitorio, è diventata legge con l’articolo 55 bis una norma aggiuntiva che impatterà in modo importante sugli impianti sportivi delle nostre Città. Tale modifica al testo originario, approvata in Commissione da una parte della maggioranza e dall’intero centrodestra, peraltro con il voto contrario del M5S, ha infatti introdotto la facoltà di intervenire sulle strutture degli impianti sportivi utilizzati da società professionistiche, derogando alle previsioni del codice dei beni culturali e del paesaggio contenute nel decreto legislativo 42 del 2004.

Nello specifico, la legge da oggi consentirà alle Amministrazioni comunali delle principali città italiane di dare il via libera all’ammodernamento dei loro stadi e centri sportivi, finalizzando tali interventi a garantirne la fruibilità in termini di sicurezza, di salute e incolumità pubbliche, nonché in termini di adeguamento agli standard internazionali e della loro sostenibilità economico-finanziaria.

A Firenze si è aperto un dibattito sulle opportunità che tale previsione normativa potrà generare per l’Artemio Franchi’, su cui il Presidente della Fiorentina Commisso, in qualità di concessionario dell’impianto, ha intenzione di investire. Con il consenso interessato del proprietario, e cioè il Comune di Firenze. E in Italia vi sono altri progetti di rinnovamento di impianti già esistenti, da Genova a Bergamo, da Parma a Ferrara, passando per Sassuolo. Ma nessuno riguarda la nostra Città e il destino dello stadio ‘Grande Torino’.

La sua valorizzazione patrimoniale e la sua parziale trasformazione in un impianto più moderno e più attrattivo anche dal punto di vista economico dovrebbero, invece, costituire aspetti prioritari sia per il proprietario, e cioè Palazzo Civico, sia per chi lo utilizza a fronte di un contratto di affitto, e cioè la società Torino FC.

L’approvazione odierna di questa particolare norma del decreto semplificazioni offre, dunque, un’opportunità importante per la nostra Città, sia in termini di investimento diretto su un bene del patrimonio comunale, sia in termini di ricadute per il sistema sportivo, e non solo: sono certo che il Sindaco di Torino Chiara Appendino e il Presidente del Torino FC Urbano Cairo, che dovrebbero essere i più interessati ad approfondirne le potenzialità, faranno tutti passi necessari per dare corso a tale progettualità.