🛑 Bene Draghi, su gestione dati evidente cambio di passo 🛑
Massima trasparenza sui dati delle vaccinazioni, Regione per Regione, classi di età per classi di età. Con l’obiettivo di avere un monitoraggio costante e di ottenere nel minor tempo possibile un numero di immunizzazioni che ci consenta di pianificare la riapertura del Paese, a cominciare dalla scuola e da tutte quelle attività economiche che più di tutte hanno pagato il prezzo delle restrizioni.
È questo uno dei passaggi più significativi dell’intervento odierno del Presidente Mario Draghi alla Camera dei Deputati, nella sua informativa in vista del Consiglio Europeo del 25/26 marzo prossimi. Un passaggio che mi sento di condividere e di sottolineare, anche per segnalare l’assoluta discontinuità con la gestione dei dati del Governo precedente.
Si pensi, a tal proposito, all’assenza di una banca dati che indichi dove siano avvenuti gli ormai, e purtroppo, più di 100.000 decessi causati dal virus proveniente da Wuhan, se in un reparto ospedaliero ordinario o in terapia intensiva, se in una RSA o a domicilio; o si pensi ai dati relativi ai 21 indicatori che sono alla base del processo che determina le varie “colorazioni” regionali, su cui proprio oggi ho presentato un’interrogazione.
Bene, dunque, questo cambio di passo sui dati delle vaccinazioni da parte del Governo Draghi: anche perché potrebbe essere opportuno verificare all’interno del tavolo tecnico previsto dall’articolo 56 del Dpcm dello scorso 2 marzo la possibilità di procedere all’aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico, introducendo proprio il numero di vaccinati come elemento di mitigazione delle restrizioni.