Giornata delle vittime della strada: due proposte per limitare la strage
Oggi è la giornata dedicata alle vittime della strada. In Italia, nel 2021, abbiamo purtroppo avuto circa 2900 morti e oltre 250mila feriti, con Cuneo al primo posto in questa triste classifica tra le province con il maggior numero di vittime.
Dati che sono in crescita e che richiedono azioni decise oltre alle parole di cordoglio. In due direzioni: la prima, quella della sensibilizzazione nei confronti dei neopatentati (e non solo), in continuità con quanto le Istituzioni hanno fatto in questi ultimi anni. La seconda, attraverso l’utilizzo della tecnologia che, anche in questo campo, sta evolvendo.
Per quanto riguarda il primo punto, in Piemonte, a Susa, abbiamo un’eccellenza come il MotorOasi, che in 15 anni di attività ha formato oltre 35mila automobilisti attraverso i suoi corsi di guida sicura. Perché non promuovere sempre di più le sue attività, come giustamente ha fatto nei giorni scorsi il Presidente Alberto Cirio, e rendere obbligatori i corsi quando si perde un certo numero di punti sulla patente o si commettono specifiche tipologie di infrazioni? Forse sarebbe più utile che fare soltanto un corso di aggiornamento.
Quanto alle nuove tecnologie, partirei dall’applicazione del Regolamento Europeo 2019/2144, che prevede l’obbligo di installare l’alcol lock, una sorta di etilometro di bordo che impedisce la messa in moto, su tutti i veicoli immatricolati dal 7 luglio 2024. In Parlamento nella scorsa legislatura è stata presentata una proposta di legge per recepire il Regolamento e anticiparne l’applicazione: non ha purtroppo concluso il suo iter, così come in altri Paesi, forse anche perché il sistema negli USA ha provocato molte polemiche per falsi positivi.
Credo però i numeri tragici ci impongano di non perdere tempo e di lavorare per risolvere le eventuali problematiche di dispositivo che potrebbe fare davvero la differenza: in Lituania una seria campagna contro gli incidenti stradali con diverse misure, tra cui proprio l’obbligo dell’alcol lock, ha portato a dimezzare le vittime nell’arco di cinque anni.