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Livanova, la prima buona notizia è il ritiro dei licenziamenti. Ora si sostenga il distretto biomediacale del nostro territorio

La notizia di ieri relativa al ritiro degli 83 licenziamenti previsti a Saluggia da parte della LivaNova è senza dubbio una novità importante per il nostro territorio. Che merita di essere sottolineata, anche perché è giunta dopo una mobilitazione che ha coinvolto le Istituzioni a tutti i livelli, a seguito della quale avevo presentato un’interrogazione urgente al Ministro per lo Sviluppo Economico.

Regione, Provincia di Vercelli, Comuni, Prefettura, Sindacati, tutti i soggetti coinvolti hanno lavorato in sinergia, ottenendo un primo importante risultato, evitando la perdita del lavoro per tante persone: ora si tratta in primo luogo di vigilare affinché l’attuale produzione rimanga nel sito saluggese e, in secondo luogo, di porre le condizioni affinché questa area del nostro Piemonte, un vero e proprio distretto biomedicale che si trova cavallo tra il chivassese e il vercellese, possa continuare ad offrire lavoro e opportunità, diventando sempre più attrattivo per le aziende del comparto.

A tal proposito, l’idea dei sindaci del territorio di creare un centro di ricerca in partnership con il Politecnico di Torino è certamente da perseguire. In più, credo sia necessario mettere in agenda un incontro con la proprietà e il management delle aziende che si trovano nell’area ex Sorin, per individuare gli interventi di natura pubblica che i diversi soggetti istituzionali potrebbero mettere in campo per sostenere e valorizzare la filiera produttiva: in accordo con gli amministratori locali, mi farò carico di questa richiesta.