Castelli e Misiani, parole in libertà che rischiano di aggravare i problemi
Prima il Viceministro Castelli che consiglia ai ristoratori di trovare nuovi business o, per dirla con le parole dello chef Vissani, di fare “la cucina in smart working”; poi il sottosegretario Misiani che consiglia alle partite IVA di non lamentarsi più di tanto e di farsi carico di pagamenti di tasse e tributi pur essendo stremati da mesi di mancati incassi… Insomma, negli ultimi due giorni è apparsa in tutta la sua evidenza una posizione pregiudizialmente ostile nei confronti dei lavoratori autonomi da parte degli esponenti dei due maggiori partiti dell’attuale Governo, M5S e PD.
Tutto ciò, oltre a contribuire a deprimere ulteriormente l’economia reale del nostro Paese, rischia di alimentare in maniera altrettanto pericolosa la contrapposizione tra chi alza la saracinesca tutte le mattine e chi ha la fortuna di ricevere (ancora) uno stipendio. E, fra questi ultimi, tra i dipendenti pubblici e tra i dipendenti del privato, il cui posto di lavoro è comunque sempre esposto alle dinamiche del mercato. Noi, come rappresentanti politici, sentiamo la responsabilità di dover difendere i legittimi interessi di tutti, in particolare di chi, creando ricchezza come la straordinaria classe imprenditoriale del nostro Paese, contribuisce in modo decisivo al mantenimento delle Istituzioni.
Noi sosteniamo gli imprenditori perché è nell’interesse dell’Italia e di tutti gli italiani.