DEF 2022 – Discussione Generale alla Camera
DEF 2022 – NECESSARIO UN SECONDO RECOVERY PLAN
Il 2022, con l’uscita dalla crisi pandemica, avrebbe potuto segnare una svolta positiva, anche grazie alle azioni messe in campo dal Governo Draghi.
Lo scoppio di una guerra alle porte dell’Europa ci costringe a misurarci con un ennesimo cambio di scenario, che complica e rallenta la nostra ripresa. Anche questo #DEF si trova quindi a fare i conti con fattori esogeni imprevisti.
La crescita prevista si dimezza rispetto a quanto contenuto nel NADEF 2021, ma mantiene il segno positivo, con il 2,9% stimato dal Governo, a fronte del 1,9% previsto da Confindustria e del 2,3% da parte del FMI.
Sarà quindi difficile pensare di tornare ai livelli di PIL pre-Covid prima della fine dell’anno.
Conforta invece l’andamento del deficit che con un dato tendenziale di 5,1 risulta migliore delle aspettative. Questo garantisce lo sblocco di 10 miliardi euro, 5 dei quali il Governo intende impegnare subito nel 2022, per fronteggiare i temi più rilevanti: l’incremento dei fondi per le garanzie sul credito, l’aumento delle risorse necessarie a coprire l’incremento dei prezzi delle opere pubbliche, ulteriori interventi per contenere il caro energia.
La sensazione è tuttavia che queste risorse possono non bastare. È importante quindi evitare di trovarci ad affrontare problematiche così delicate con pochi margini di manovra.
Per questo come Forza Italia, con il Presidente Berlusconi e il Presidente Tajani abbiamo posto il tema a livello europeo, sostenendo la necessità e l’urgenza di un nuovo Recovery Plan, con l’emissione di bond europei per fronteggiare in primis il caro-energia che ha investito imprese e famiglie.
Potete risentire il mio intervento integrale in Aula alla Camera durante la discussione generale sul DEF cliccando qui