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865 milioni di euro al Piemonte

Non più tardi di ieri scrivevo della necessità di assumere nuovo personale (leggi l’articolo qui), nell’ottica della riorganizzazione della sanità pubblica piemontese. Ebbene, 175 milioni di euro saranno investiti dalla Regione Piemonte per l’assunzione nei prossimi anni di 2.000 fra medici, infermieri e operatori sanitari, con cui compensare in maniera parziale i 9 mila posti scoperti.


Non è una novità perché gli accordi raggiunti con i sindacati nell’Osservatorio sulla sanità erano già stati presentati in estate, ma è una coincidenza temporale che mi fa dire, ancora una volta, che il percorso amministrativo del Piemonte va nella giusta direzione. Oggi pomeriggio ad Asti, infatti, il presidente Cirio firmerà con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni l’accordo sull’utilizzo dei fondi europei di sviluppo e coesione 2021-2027: parliamo di 865 milioni di euro, cui se ne aggiungeranno circa altri 400 (e non stiamo parlando, nonostante qualche titolo fuorviante, di PNRR, che è tutta un’altra partita).
Un quinto del totale (175 milioni) verrà impegnato, come detto, per le assunzioni in sanità. Poi sarà rinnovata la flotta del trasporto pubblico (autobus e treni), una manovra che, insieme agli incentivi per sostituire le vecchie caldaie nelle abitazioni, mira a migliorare la qualità dell’aria. Capitolo formazione, cui tengo particolarmente: da un lato 90 milioni finiranno ai poli incaricati di formare i lavoratori sulla base delle esigenze delle imprese, dall’altro il budget per erogare borse di studio agli studenti universitari salirà a 74 milioni, cifra record che permetterà, per la prima volta, di soddisfare tutte le richieste, grazie all’impegno congiunto del presidente Cirio e dell’assessore Elena Chiorino. Vado avanti: 13 milioni serviranno per la pista di bob di Cesana, costruita per i Giochi invernali del 2006, per riportarla in funzione e metterla a disposizione di Milano-Cortina 2026, come auspico, oppure smantellarla definitivamente, e sarebbe una sconfitta per tutti. Altri 50 milioni serviranno per rinnovare gli impianti delle stazioni sciistiche: per ogni euro investito dai gestori la Regione metterà altrettanto. E ancora, i fondi per il patrimonio culturale serviranno per riaprire il museo di Scienze naturali di Torino, chiuso da un decennio, restaurare il complesso di Sant’Antonio di Ranverso in Valsusa e Palazzo Cisterna a Biella.