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Governo giallorosso, una manovra economica all’insegna di ulteriori tasse, sanzioni, adempimenti

Una manovra senza futuro, all’insegna di un inasprimento di quella che ormai è diventata una vera e propria oppressione fiscale nei confronti dei contribuenti italiani. E che non offre alcuna prospettiva in termini di crescita della nostra economia. 

Si caratterizza così la prima sessione di bilancio del governo giallorosso delle quattro sinistre, con provvedimenti ispirati da un’attitudine sanzionatoria e da una ricerca spasmodica di nuove fonti di gettito.
Si pensi, ad esempio, alla scelta di diminuire il limite all’utilizzo dei contanti, senza al contempo prevedere incentivi e agevolazioni per i pagamenti elettronici: un regalo per chi potrà incamerare maggiori commissioni sulle transazioni e l’ennesimo balzello per i consumatori. 
Oppure, come non ha mancato di sottolineare Confedilizia, la proposta, per noi irricevibile, di aumentare l’aliquota della cedolare secca sugli affitti abitativi a canone calmierato, dall’attuale 10% al 12,5%: ciò determinerebbe una clamorosa inversione di tendenza rispetto ad una misura che ha consentito di ridurre drasticamente l’evasione fiscale nel mercato delle locazioni, generando maggior gettito con una tassazione “piatta”. Misura che, al contrario, dovrebbe essere estesa e resa strutturale anche per le locazioni commerciali.
Insomma, si tratta di una manovra di bilancio orientata esclusivamente a reperire nuove risorse per continuare ad alimentare spesa corrente improduttiva come il cosiddetto reddito di cittadinanza, senza una strategia per una riduzione complessiva della tassazione a carico dei contribuenti.