Piccole Equitalia crescono…
Nei giorni scorsi abbiamo preso atto di come il premier Conte consideri “mistificazioni” quelle che per noi sono, invece, misure da Stato di polizia fiscale. Peccato, però, che l’articolo 96 della Legge di bilancio sia molto chiaro quando stabilisce che dal prossimo anno ciascun Comune italiano potrà adottare gli stessi strumenti oggi in capo all’Agenzia delle Entrate – e ieri, prima della sua finta abolizione, in capo a Equitalia – per la riscossione dei tributi propri: certamente IMU e TASI e con ogni probabilità anche le multe stradali.
Insomma, avremo più di 8000 piccole Equitalia che potranno avviare tutte le procedure esecutive per fare cassa, a cominciare dal pignoramento di stipendi, conti correnti, beni mobili e immobili!
In più, abbiamo scoperto dalla lettura dei quotidiani che il Ministro per l’Innovazione Paola Pisano starebbe lavorando alla realizzazione di una piattaforma informatica nazionale con cui la pubblica amministrazione colloquierà direttamente con i cittadini, che saranno obbligatoriamente dotati del loro “domicilio digitale”.
Potrebbe essere certamente un’ottima notizia. Non vorremmo, tuttavia, che la finalità primaria di questa piattaforma, che guarda caso torna in auge proprio adesso, sia quella di poter notificare on-line multe e cartelle esattoriali; e non, come ci si aspetterebbe, di rendere più semplice il rapporto di cittadini e imprese con gli svariati livelli dell’amministrazione pubblica del nostro Paese.