Aree ferroviarie di Porta Susa e corso Principe Oddone, dall’abbandono alla riqualificazione: occasione di sviluppo per tutta la città
Le vecchie aree ferroviarie di Porta Susa (di fianco alla nuova stazione) e corso Principe Oddone, in stato di abbandono da troppo tempo, sono una risorsa che la Città di Torino può e deve sfruttare al meglio per stimolare nuova crescita economica, e non solo.
È un percorso da sviluppare in accordo con il gruppo Ferrovie dello Stato, proprietario di questi terreni strategici, e coinvolgendo investitori privati e Istituzioni territoriali, attraverso le ormai consolidate forme di partenariato pubblico-privato. Servono impegno, idee e tanti soldi, ma il modello di Milano, che ha costruito i nuovi quartieri dove una volta correvano i treni in superficie, è vicino e vincente.
Lo racconta molto bene l’approfondimento del Corriere di Torino di ieri, due pagine a firma Paolo Coccorese che meritano di essere lette con attenzione (mi prendo la responsabilità di postarle qui sotto, visto che non si tratta del quotidiano in edicola oggi). Due pagine che possono fare da pungolo a chi ha l’onore e l’onere di governare, o ce lo avrà nel futuro prossimo: bisogna fare in fretta, ogni anno che passa è un costo per la collettività, oltreché un’occasione persa nella competizione fra le città metropolitane e le regioni d’Europa.