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800 comuni rischiano di non essere rappresentati

“Passi avanti importanti sull’uguaglianza di genere ma nulla per tutelare la rappresentanza territoriale. Così arriveremo alle elezioni dell’8 e 9 giugno, con ottime probabilità che in Consiglio regionale non entri nessun rappresentante dei piccoli comuni.

Non solo quelli di montagna, ma anche le area agricole. Nel primo caso un numero che in Piemonte è di circa 500 Comuni. Che diventano 800 se si sommano anche le aree rurali. Un totale di un milione di abitanti, che corrispondono a un quarto dell’intera popolazione regionale” sostiene Marco Bussone, Presidente dell’Uncem (l’Unione dei comuni montani) .

Bussone, nell’intervista su Repubblica di cui ripropongo un passaggio, pone un tema serio, quello della rappresentanza dei territori geograficamente periferici, che impatta particolarmente nel territorio della provincia di Torino, dove due terzi della popolazione risiede tra il capoluogo e la prima cintura, con la conseguenza che un terzo dei 2,3 milioni di abitanti rischia di non essere rappresentato a Palazzo Lascaris. Se le circoscrizioni elettorali coincidono con le province, com’è attualmente, ne consegue che i territori meno abitati siano sfavoriti. E a Torino ciò avviene indipendentemente dai confini amministrativi: basta approfondire l’attuale composizione del Consiglio regionale per averne la prova concreta.

Il Presidente Uncem propone una modifica della legge elettorale che introduca collegi uninominali, io “traduco” questo concetto in circoscrizioni omogenee dal punto di vista del numero di elettori, che dividano la provincia di Torino in più collegi e magari accorpino tra loro o con le province limitrofe quelle meno poco popolose. Omogenee, quindi, non solo dal punto di vista della popolazione, ma anche delle reti sovracomunali e delle necessità di rappresentanza politica. Credo che la modifica in tal senso della legge elettorale dovrà essere valutata all’inizio della prossima legislatura: perché è una discussione seria, che va sottratta alle schermaglie del periodo elettorale.