25 novembre: una giornata che deve durare tutto l’anno

Ho fatto passare qualche giorno dal brutale omicidio di Giulia – a lei dedico un ricordo carico di affetto, da padre di una figlia un po’ più giovane, e alla sua famiglia un abbraccio pieno di solidarietà umana – per parlare di femminicidio, perché non mi piace rincorrere la cronaca. Alle reazioni di pancia, inevitabili di fronte a tragedie di questa portata, preferisco il ragionamento, quello che distingue – o dovrebbe distinguere – la politica dai tifosi.

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Riflettiamo sulla sicurezza delle nostre scuole

Era il 22 novembre 2008 quando Vito Scafidi, 17 anni, perse la vita sotto il crollo del controsoffitto della sua classe, al liceo Darwin di Rivoli. Da allora, 15 anni fa, il 22 novembre è la “Giornata nazionale per la sicurezza scolastica”. È una storia tragica che è rimasta nella memoria collettiva, di quelle che fanno esclamare a tutti, indistintamente: “Mai più!”

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Investiamo sulla scuola, sull’istruzione e sul futuro

È più facile trovare lavoro con una laurea in tasca: era facile intuirlo (anche se persiste la “vulgata” che con gli istituti tecnici si perda meno tempo), lo conferma in modo inequivocabile il report dell’Istat su livelli di istruzione e ritorni occupazionali, su dati del 2022.

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Premierato: facciamo chiarezza

La riforma costituzionale è stata appena approvata dal Governo Meloni con un apposito disegno di legge, e già si è scatenato un fuoco di fila di critiche che appare quantomeno un po’ prematuro, se non del tutto strumentale.

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Parliamo di politiche per la famiglia, al posto di preoccuparci delle pesche

La famiglia è tornata al centro del dibattito politico e mediatico grazie allo spot di Esselunga, ma non è di questo che voglio parlare. Mi interessa molto di più ragionare sulle politiche per la famiglia, che possono aiutare le giovani coppie ad avere dei figli nonostante la crisi economica, il lavoro precario, il disagio abitativo e la carenza di servizi. Politiche che, come ha giustamente sottolineato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento a Torino nell’ambito del Festival delle Regioni, saranno al centro della prossima legge di bilancio.

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Andiamo noi alla montagna o la montagna viene a noi?

Andiamo noi alla montagna o la montagna viene a noi?
La domanda è chiaramente provocatoria ma si aggancia al tema dello spopolamento nelle valli montane e nei piccoli paesi di collina e pianura del nostro Piemonte, argomento che viene spesso affrontato con un andirivieni di ipotesi, cause, soluzioni che, ahinoi, tengono raramente conto di una componente essenziale delle nostre vite: la tecnologia e la connettività mobile.

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Viene prima la sanzione o il rispetto delle regole?

 Da poche ore sono entrate in vigore le modifiche al Codice della Strada che inaspriscono alcune sanzioni per infrazioni di particolare rilevanza sotto il profilo della sicurezza stradale, come l’ergastolo della patente e l’introduzione del regime di safety car operato dalle forze dell’ordine. Ma il Governo ha già allo studio una nuova riforma del Codice della Strada, che reintroduca il divieto per i neopatentati di guidare auto di grossa cilindrata e preveda l’immatricolazione per altri mezzi che popolano le nostre strade cittadine, come i monopattini.

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Siamo veramente preparati a fronteggiare le emergenze?

Sincronizzate gli orologi, come si dice nei film di spionaggio. Giovedì prossimo (14 settembre) alle 12 su tutti i nostri smartphone arriverà un SMS che notifica un “avviso di emergenza”. Nessun allarme vero, è solo una prova di IT-Alert, nuovo sistema che il Dipartimento della Protezione Civile sta sviluppando per inviare un allarme alla popolazione di una determinata area in caso di emergenza.

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Blocco diesel euro 5, in arrivo la proroga decisa dal Governo

Il blocco dei diesel euro 5, che salvo proroghe decise dal Governo (oggi sui giornali si parla di due anni) dovrebbe essere operativo – il condizionale, a questo punto, è d’obbligo – nel solo territorio piemontese dal 15 settembre 2023, è stato l’argomento più “caldo” nei giorni scorsi. E continua ad esserlo, specie dopo l’intervento “a gamba tesa” del Ministro Salvini che aveva sollevato il problema anche a livello nazionale, e la successiva ricerca di una soluzione affidata ai Ministri Pichetto e Fitto.

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